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In principio era Darwin
Il 27 dicembre 1831 il brigantino Beagle salpò dall'Inghilterra con un passeggero d'eccezione, il giovane Charles Darwin, per un giro del mondo che durò cinque anni. Al suo ritorno le risultanze di quel viaggio spinsero il giovane naturalista a elaborare l'ardita teoria che le specie vegetali e animali non sono state create indipendentemente, ma si sono evolute nel tempo grazie a una selezione naturale del più adatto nella lotta per la vita. Questa teoria minava alla radice la pretesa dell'uomo di essere stato creato "a immagine e somiglianza di Dio", e faceva invece supporre una sua discendenza da qualche progenitore comune delle grandi scimmie. Non può dunque sorprendere che il darwinismo abbia scosso i fondamenti stessi delle religioni bibliche e generato polemiche e resistenze che dividono ancor oggi l'opinione pubblica dei non addetti ai lavori. Il bicentenario della nascita (12 febbraio 1809), e il centocinquantenario della pubblicazione del suo capolavoro L'origine delle specie (24 novembre 1859) ci forniscono una buona occasione per avvicinarci a Darwin, ripercorrendo insieme a Piergiorgio Odifreddi le tappe salienti del suo pensiero, le sue ripercussioni nella cultura moderna e le reazioni che ha scatenato di là e di qua del Tevere.
Piergiorgio Odifreddi (1950) ha studiato matematica in Italia, negli Stati Uniti e in Unione Sovietica, e insegna Logica presso l'Università di Torino e la Cornell University.
Collaboratore di Repubblica, L'Espresso, Le Scienze e Psychologies, dirige per Longanesi la collana di divulgazione scientifica "La Lente di Galileo". Ha vinto nel 1998 il Premio Galileo dell'Unione Matematica Italiana, nel 2002 il Premio Peano della Mathesis e nel 2006 il Premio Italgas per la divulgazione. Presso Longanesi ha pubblicato: Le menzogne di Ulisse, Il matematico impertinente, Incontro con menti straordinarie, Perché non possiamo essere cristiani (e meno che mai cattolici), Il matematico impenitente, La Via Lattea (con Sergio Valzania).
Piergiorgio Odifreddi (1950) ha studiato matematica in Italia, negli Stati Uniti e in Unione Sovietica, e insegna Logica presso l'Università di Torino e la Cornell University.
Collaboratore di Repubblica, L'Espresso, Le Scienze e Psychologies, dirige per Longanesi la collana di divulgazione scientifica "La Lente di Galileo". Ha vinto nel 1998 il Premio Galileo dell'Unione Matematica Italiana, nel 2002 il Premio Peano della Mathesis e nel 2006 il Premio Italgas per la divulgazione. Presso Longanesi ha pubblicato: Le menzogne di Ulisse, Il matematico impertinente, Incontro con menti straordinarie, Perché non possiamo essere cristiani (e meno che mai cattolici), Il matematico impenitente, La Via Lattea (con Sergio Valzania).
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