Il re dell’avventura? Un Capricorno… #astrorecensione

Redazione Il Libraio | 02.12.2014

Simon & the Stars (studioso e interprete delle stelle) racconta a modo suo il nuovo libro di di Wilbur Smith, ambientato in Egitto, culla di alcuni tra i più impenetrabili misteri dell’umanità e del potere simbolico (e magico) dei geroglifici...


di Simon & the Stars*

 

Il tema di nascita di Wilbur Smith è un inno d’amore alla storia. Da buon Capricorno, è alimentato dal desiderio di comprendere e sviscerare l’ordito del tempo e della successione crono-logica degli eventi; Venere in Sagittario gli dona invece l’amore per la scoperta e per la conquista di terre lontanissime. Tutto questo è presente nel nuovo romanzo “Il Dio del Deserto” (Longanesi), con il quale il grande scrittore ritorna al ciclo dell’Antico Egitto.

Una terribile ombra minaccia l’Egitto. Taita, consigliere del Faraone, chiede aiuto a Minosse, Re di Creta, offrendo in cambio il sacrificio di due vergini egizie che lo stesso Taita condurrà a Creta in un viaggio avventuroso e pieno di colpi di scena.

Oltre la trama fitta e avvincente, ciò che colpisce l’immaginazione di un astro-curioso è innanzitutto l’ambientazione: l’Egitto, culla di alcuni tra i più impenetrabili misteri dell’umanità e del potere simbolico (e magico) dei geroglifici.

La magia è capacità di trasformare in atto la potenza del simbolo, rappresentata in astrologia dallo Scorpione, segno facilmente associabile all’Antico Egitto.

L’Archetipo astrologico che invece richiama la capacità di dare corpo al simbolo trasformandolo in atto è il Toro, il segno che nasce dal Minotauro di Minosse, che rappresenta infatti l’altro polo della storia.

Per scampare all’incombente pericolo, l’Egitto chiede l’aiuto di Minosse. Il potere oscuro e misterioso dei Faraoni d’Egitto (Scorpione) deve scendere a patti con il potere formativo della materia (Toro) e trasformarsi da potenza in atto. In altre parole, la magia deve compiersi.

E’ in questo incontro tra magia e logos che risiede – nel romanzo – la salvezza della terra dei Faraoni: nella necessità degli abissi dell’inconscio di incontrare la luce della ragione che illumina il senso delle nostre azioni.

* Studioso e interprete delle stelle, Simon & the Stars (https://www.facebook.com/Simonandthestars )viene fulminato dal potere e dalla profondità dell’astrologia nel 2010, durante un viaggio negli Stati Uniti. Sebbene abbia un altro lavoro, le sue ricerche astrologiche lo portano a frequentare la Faculty of Astrological Studies di Londra. La sua pagina Facebook, che raccoglie una comunità sempre più numerosa, è diventata un microfono aperto su sensazioni e stati d’animo. Poichè i nostri occhi troppo spesso vedono una minima parte di ciò che che realmente ci circonda, l’astrologia è uno degli strumenti che secondo Simon ci può aiutare ad ampliare il nostro sguardo, a conoscere noi stessi e a dialogare con il mondo…

 

Fonte: www.illibraio.it

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