Erano gli anni '90 quando una strampalata banda scoprì il modo di truccare le estrazioni della ruota del Lotto di Milano... "Fortuna criminale", libro di Fausto Gimondi, ripercorre quell'incredibile vicenda - Su ilLibraio.it in anteprima un estratto
Nella periferia nord di Milano i sogni hanno il profumo dei soldi. Siamo nel pieno degli anni Novanta. Il rumore della tv riempie gli angusti appartamenti dei palazzi, con il rito del sabato sera: l’estrazione del Lotto. La schermata blu con la cornucopia attira a sé milioni di italiani, mentre una voce fuori campo scandisce i numeri estratti sulle dieci ruote. Quando la lettura dei numeri vincenti è conclusa, i biglietti con le puntate perse finiscono nel cestino, insieme agli avanzi della cena e alla speranza di cambiare vita.
Mario ha diciannove anni, li ha trascorsi nei palazzi di Cinisello e all’ippodromo di San Siro per le scommesse, e non si aspetta granché dal futuro. Ma ogni cosa è destinata a cambiare quando la sua sorte incrocia quella di una strampalata banda che scopre il modo di truccare le estrazioni della ruota del Lotto di Milano. Un piano eccezionale per la sua disarmante semplicità, concepito e messo in atto da Peppino lo Zoppo e Ciccio nello scantinato di un palazzo popolare, che per ben tre anni frutta migliaia di vincite, distribuite in tante ricevitorie. Con astuzia e ingegno, ricorrendo perfino a intercettazioni e pedinamenti, Mario, da sempre impegnato a fare i conti con le tasche vuote, intercetta i numeri truccati e diventa improvvisamente miliardario. Mette insieme una fortuna… Ma è proprio quando tutto va alla grande che ogni cosa va a rotoli: la truffa sfugge di mano e arriva all’orecchio di criminali veri, feroci e decisi a tutto pur di avere la propria parte.
A narrare e ripercorrere questa storia vera (qui la ripercorre vent’anni dopo un articolo del Corriere della Sera) è Fausto Gimondi, autore al debutto, in arrivo in libreria per Longanesi con Fortuna criminale, in uscita il 17 ottobre.
L’anteprima gratuita- Scarica l’invito alla lettura in pdf
Fonte: www.illibraio.it
Commenti