"Il mondo ha bisogno di ribelli spirituali", diceva Tiziano Terzani, che a 20 anni dalla scomparsa sarà ricordato venerdì 26 luglio al Teatro Romano di Fiesole - I particolari e gli ospiti
“Il mondo ha bisogno di ribelli spirituali“, diceva Tiziano Terzani, il cui pensiero e le cui riflessioni rimangono attualissime, affascinando e conquistando ancora nuove generazioni di lettori.
Venerdì 26 luglio, alle 21.15, al Teatro Romano di Fiesole (qui è possibile acquistare i biglietti), nel ventennale della scomparsa ((28 luglio 2004), e nell’ambito dell’estate fiesolana 2024, lo scrittore e giornalista viene ricordato in un incontro presentato dallo Stensen, in collaborazione con la famiglia Terzani.
Nella presentazione si parla di “un’occasione per chi già conosce Tiziano Terzani, ma anche per chi desidera scoprire le tante vite di quest’uomo curioso, consapevole del mondo che aveva davanti a sé e del dovere di raccontarlo”.
Una serata che vedrà per la prima volta insieme sul palco i familiari, Angela Terzani Staude, Saskia Terzani e Folco Terzani, “per un approfondimento intimo e personale del Terzani privato, pacifista, viaggiatore”; i colleghi e amici giornalisti, Giovanna Botteri, Vincenzo Cottinelli e Francesca Mannocchi, per riflettere sul mestiere del corrispondente, sul rapporto con il diverso da noi e sull’atto etico e politico del racconto giornalistico; infine un dialogo tra il neurobiologo Stefano Mancuso e… l’albero con gli occhi lasciato in eredità da Terzani nella sua Orsigna, come invito alla presa di coscienza del nostro rapporto con la natura.
Ad arricchire i momenti di dialogo tra gli ospiti, i contributi video di Ermanno Olmi ed Ettore Mo (a cura di Mario Zanot), Bernardo Valli (a cura di Jacopo Storni) insieme alle foto di Vincenzo Cottinelli e del fondo Terzani.
Moderano gli incontri Jacopo Storni, giornalista, e Àlen Loreti, biografo; conduce Raffaele Palumbo, giornalista.
Un convegno a Firenze il 18 settembre
Terzani verrà ricordato anche nel convegno La formazione dell’aTTeggiamento. Leggendo Tiziano Terzani, in programma il 18 settembre all’Auditorium CTO AOU Careggi di Firenze.
Spazio in particolare a un libro come Un altro giro di giostra (Longanesi), “un testo imprescindibile per chi si avvia agli studi medici e sanitari e per chi è già attivo nella professione”. In quest’opera, infatti, l’autore contrappone l’approccio medico ipertecnologico dello Sloane Kettering Cancer Center di New York, a cui si affida per il trattamento della sua neoplasia, e la medicina orientale, a cui ha fatto ricorso durante tutta la sua vita. “Sono due modelli di medicina diversa, non necessariamente opposti ma auspicabilmente integrabili: da una parte, la spersonalizzazione, per quanto efficiente, della medicina occidentale e, dall’altra, l’approccio slow dei terapeuti, che si avvalgono di strategie altre”, si spiega nella presentazione del convegno.
Fonte: www.illibraio.it
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