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Una morte impossibile
Traduzione di Giovanni Garbellini
C’è un solo modo in cui un poliziotto può dimostrare il proprio valore: arrivare fino in fondo, a ogni costo, per trovare la verità.
Ma non tutti i poliziotti sono uguali. Ci sono anche quelli odiati dai loro stessi colleghi: sono gli agenti della Disciplinare, disprezzati aspramente perché il loro incarico è indagare proprio sui colleghi. Per questo, quando Malcolm Fox inizia a lavorare sul nuovo caso, non si stupisce di trovarsi di fronte un ambiente estremamente ostile: risposte evasive, una diffidenza che nessuno si sforza di dissimulare e, come stanza degli interrogatori, un ripostiglio in un commissariato del Fife, la penisola a nord di Edimburgo. In quella zona, sospesa tra l’idillio dei paesini lungo la costa e il disagio sociale di una qualunque periferia urbana, Fox e i suoi devono verificare se tre agenti della Investigativa hanno coperto un collega condannato per molestie sessuali, il detective Paul Carter. All’apparenza un’indagine di routine, proprio quel che ci vuole per confermare lo stereotipo in cui tutti sembrano credere: gli uomini della Lamentele sono buoni solo per passare scartoffie, avviare azioni disciplinari e fare le pulci al lavoro dei veri poliziotti. E in fondo comincia a pensarlo anche lo stesso Fox, ormai sempre più dubbioso di poter tornare a essere un detective «normale». Per questo, quando un’inattesa svolta nell’indagine apre uno squarcio sulla misteriosa morte di un avvocato nazionalista avvenuta nel lontano 1985 e sull’ambiente in cui era maturata, Fox si getta a capofitto in una personalissima caccia all’uomo, con cui potrà finalmente provare a se stesso e agli altri di che stoffa è fatto.
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Ma non tutti i poliziotti sono uguali. Ci sono anche quelli odiati dai loro stessi colleghi: sono gli agenti della Disciplinare, disprezzati aspramente perché il loro incarico è indagare proprio sui colleghi. Per questo, quando Malcolm Fox inizia a lavorare sul nuovo caso, non si stupisce di trovarsi di fronte un ambiente estremamente ostile: risposte evasive, una diffidenza che nessuno si sforza di dissimulare e, come stanza degli interrogatori, un ripostiglio in un commissariato del Fife, la penisola a nord di Edimburgo. In quella zona, sospesa tra l’idillio dei paesini lungo la costa e il disagio sociale di una qualunque periferia urbana, Fox e i suoi devono verificare se tre agenti della Investigativa hanno coperto un collega condannato per molestie sessuali, il detective Paul Carter. All’apparenza un’indagine di routine, proprio quel che ci vuole per confermare lo stereotipo in cui tutti sembrano credere: gli uomini della Lamentele sono buoni solo per passare scartoffie, avviare azioni disciplinari e fare le pulci al lavoro dei veri poliziotti. E in fondo comincia a pensarlo anche lo stesso Fox, ormai sempre più dubbioso di poter tornare a essere un detective «normale». Per questo, quando un’inattesa svolta nell’indagine apre uno squarcio sulla misteriosa morte di un avvocato nazionalista avvenuta nel lontano 1985 e sull’ambiente in cui era maturata, Fox si getta a capofitto in una personalissima caccia all’uomo, con cui potrà finalmente provare a se stesso e agli altri di che stoffa è fatto.
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