Il 10 settembre alla Fabbrica Del Vapore di Milano il film "Tiziano Terzani, il viaggio della vita", firmato dal regista Mario Zanot - I particolari e il trailer
In occasione dell’anniversario della nascita del grande giornalista e scrittore Tiziano Terzani (14 settembre 1938), il 10 settembre, alle 20.30, alla Fabbrica Del Vapore di Milano, per Arianteo, è in programma la visione all’aperto del film firmato dal regista Mario Zanot, Tiziano Terzani – Il viaggio della vita.
Dopo Anam, il senzanome (l’ultima intervista a Terzani), Zanot approfondisce la figura dell’autore di In Asia e Un indovino mi disse, venuto a mancare nel 2004, dedicandogli questo nuovo documentario.
Un lavoro durato due anni, quello del regista, in cui foto dell’archivio Terzani, Super 8 di famiglia, filmati storici, animazioni 3D, illustrazioni originali e motion graphic si fondono per raccontare la vita del protagonista, dall’infanzia alla morte.
E grazie a registrazioni audio inedite, è Terzani stesso, con la sua inconfondibile voce, a ripercorrere le tappe più significative della vita che è stato capace di inventarsi giorno dopo giorno, con determinazione e fantasia.
Alla voce narrante di Monica Guerritore il compito di congiungere tra loro i capitoli di questo viaggio.
Nel film, gli aneddoti divertenti si alternano a momenti drammatici, la sfera privata si intreccia con gli importanti avvenimenti storici di cui Terzani è stato testimone, osservazioni acute e riflessioni profonde si susseguono.
Terzani si guarda indietro, con spirito critico, senza nascondere i propri errori, le proprie disillusioni, come quella legata al fallimento delle tante rivoluzioni in cui aveva fortemente creduto, prima fra tutte quella cambogiana di Pol Pot e dei khmer rossi.
Ma guarda anche al futuro, come dopo l’11 settembre, quando decide di rimettersi in cammino, nonostante la malattia, per diventare uomo di pace.
Riflette infine sul senso della propria vita, della vita in generale, arrivando alla conclusione che l’unico vero maestro non è in nessuna foresta, non è in nessuna capanna, non è in nessuna caverna di ghiaccio dell’Himalaya: è dentro di noi.
Ma la cosa a cui tiene di più è dare un messaggio di speranza, prima di tutto ai giovani, perché è convinto che chiunque possa inventarsi la propria vita, come ha fatto lui: “Non è che le porte sono chiuse, che il mondo è già tutto sprangato, che i posti sono già presi dagli altri. Ma per nulla!”.
https://www.youtube.com/watch?v=DaNQ1MIUR9U
Fonte: www.illibraio.it
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