Citazione tratta dal libro “Questione di Costanza. Nuova edizione 2025” di Alessia Gazzola

Redazione Il Libraio | 12.04.2025

L’aereo si immerge gradualmente in una densa coltre grigia e sembra immobile, sospeso nel nulla. L’atterraggio è brusco e improvviso e io sobbalzo sul sedile, le orecchie tappate, i capelli elettrizzati. Non vedo l’ora di scendere: io odio viaggiare in aereo. Se posso lo evito, ma stavolta non avevo alternative. Flora si arrampica al mio […]


L’aereo si immerge gradualmente in una densa coltre grigia e sembra immobile, sospeso nel nulla. L’atterraggio è brusco e improvviso e io sobbalzo sul sedile, le orecchie tappate, i capelli elettrizzati. Non vedo l’ora di scendere: io odio viaggiare in aereo. Se posso lo evito, ma stavolta non avevo alternative. Flora si arrampica al mio braccio, poggiando la testolina sulla mia spalla. Compirà tre anni a marzo, cresce da sempre all’ottantesimo percentile, ha una passione per l’altalena, il latte e il turpiloquio, e morbidi e sgargianti capelli rossi, come me quando ero piccola,ma poi i miei sono cambiati e adesso, per ottenere lo stesso effetto, devo usare l’henné.
Il comandante annuncia che siamo atterrati a Verona con quindici minuti di ritardo, il tempo a terra è nuvoloso e la temperatura è di dieci gradi centigradi. Stamattina, quando siamo partite, a Messina ce n’erano ventidue. È ufficiale: sono un’emigrata in piena regola. Con la laurea in medicina non te lo aspetti, ma la vita è sempre bravissima a impacchettarti nuove sorprese.
(Incipit)

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